venerdì 27 gennaio 2012

"FALCE E CARRELLO" DEL CAPROTTI TORNA SUGLI SCAFFALI?

Forse mi sono perso qualcosa? Io ero aggiornato alla sentenza del tribunale nella quale il libro scritto dal capron/patron di Esselunga il Sig. Caprotti veniva sottratto dalla vendita per denigrazione o sostanzialmente per concorrenza sleale.
"-Illecita concorrenza per denigrazione- nei confronti di Coop:con questa motivazione il Tribunale civile di Milano ha condannato il patron di Esselunga Bernardo Caprotti a un risarcimento di 300 mila euro(...)in più, il libro "Falce e carrello" che tanto fece discutere tre anni fa alla sua uscita va ritirato dal mercato.(...)In una nota stampa Coop ribadisce che il libro di Caprotti ha costituito un aggressione violenta e lesiva che il Tribunale di Milano ha ritenuto opportuno sanzionare come illecita concorrenza.
"Abbiamo sempre respinto ogni accusa che ci viene mossa da un libro che si fonda solo sull'acredine dei suoi autori nei confronti di un sistema di imprese di successo che gode della fiducia di oltre 7 milioni di e mezzo di italiani-continua Coop-riteniamo che questa sentenza di ragione anche a loro.
Articolo tratto da "Consumatori" rivista dei soci Coop pag.23,n.8, Ottobre 2011


Qualche giorno prima di Natale però rivedo il libro sugli scaffali di un suo supermercato (a Settimo Milanese) ma non gli do troppo peso.
Ma dopo oltre un mese lo rivedo nello stesso negozio, e allora mi chiedo: o la sentenza è stata annullata,oppure il Caprotti vuole   
denigrare anche il tribunale?