giovedì 4 ottobre 2012

NON SIAMO TUTTI COME FIORITO

Stamattina, un mio amico rispondendo con una battuta sul "caso Fiorito": "I soldi li avresti presi anche tu!"
Eppure rispondo al mio amico che non è sempre così, non siamo tutti come Fiorito, solo che i casi di onestà fanno meno audience e se ne parla quasi per niente.
Troppo facile dirti che,per esempio, Falcone e Borsellino hanno offerto la loro vita per la legalità e l'onestà?
Sì, troppo facile.
Allora ti mostro e condivido uno dei tanti articoli trovati nel web nel quale si racconta che, dopo aver trovato per caso portafogli, borse o intere cassette di sicurezza contenenti considerevoli somme di denaro, il ritrovatore ha onestamente  consegnato il denaro alla Polizia o ai Carabinieri.
Qui di seguito pubblico l'articolo che ho ritenuto con la migliore motivazione dal punto di vista del valore morale, infatti afferma:"La famiglia è più importante"


“UN ESEMPIO PER I FIGLI” – All’interno c’erano banconote e assegni dimenticati da un commerciante. Racconta la storia Alessandro Mognon sul Giornale di Vicenza:
Giovedì sera alle 19 è andato a fare un prelievo con il bancomat all’Ubi-Banco di Brescia in viale San Lazzaro 179, si è accorto che lo sportello della cassa continua a fianco, dove in genere negozianti e commercianti versano gli incassi della giornata, era aperto. «Dentro c’era qualcosa, un’altra cassettina in metallo grigia chiusa con una clip – racconta Bernardinello -. L’ho presa e mi sono guardato attorno per vedere se c’era qualcuno. Ma non ero tranquillo, siamo vicini alla zona del Campiello…». Non vede nessuno, scuote la cassettina e sente che c’è qualcosa. Apre, dà un’occhiata e intravede delle banconote. A quel punto bisogna decidere che fare: lasciarla lì e tanti saluti, portarsela a casa e consegnarla alla banca il giorno dopo, chiamare qualcuno. Il capostazione decide per una via di mezzo, anche perché di restare lì in strada di sera con quei soldi in ma non ne ha tanta voglia. «L’ho nascosta, sono salito in macchina e sono tornato a casa. Là l’ho aperta di nuovo e l’ho mostrata alla mia compagna, c’erano soldi e assegni, ma non li ho contati, non so neanche quanti fossero». Comunque la decisione è immediata: Alberto Bernardinello risale in auto e porta tutto dai carabinieri. I militari controllano e scoprono che la cassetta di sicurezza contiene 2800 euro in contanti ed altri 3400 in assegni. Venerdì mattina cassetta e contenuto vengono consegnati al referente dell’area commerciale della filiale dell’Ubi banca. Rapida verifica e si accerta che soldi e assegni sono di un commerciante che non si era accorto che la cassetta si era incastrata nella cassa continua. E che per quello lo sportello non aveva potuto chiudersi. Mail capostazione Bernardinello non ha pensato neanche un momento di tenersi i soldi? «Per qualche migliaio di euro? Io voglio dormire tranquillo. Beh, fossero stati 6-700 mila euro magari… Scherzo. Non ne vale la pena, la mia famiglia è più importante. E voglio che i miei figli crescano dritti. E adesso basta che ho i treni da controllare»